La favolosa storia delle verdure-Editore: Add
-Autore: Éveline Bloch-Dano -Trama: Cardi e carciofi, topinambur, cavoli, pastinaca, carote, piselli, pomodori, fagioli, zucche, peperoni: quando si mangia la verdura, si inghiotte la storia del mondo. In un ortaggio si incontrano la grande Storia e la storia dei ricordi di ognuno di noi: le conquiste, la via delle spezie, l'apertura di passaggi marittimi, il commercio tra gli Imperi, l'economia, la diplomazia e la politica mescolati a racconti di madri e padri, di nonne e nonni, cucine e dispense piene di sapori. Passando da un orto a una poesia, da un quadro a un'ortolana che con la voce squillante tesse le lodi dell'insalata appena colta; da una canzone a un conquistador che trasporta nuovi germogli e condimenti nelle murate della sua caravella, l'autrice ritrova le tracce di una storia favolosa che porta il lettore di paese in paese, da una sfera simbolica a un'altra - perché le carote fanno gli occhi belli e i bambini nascono sotto i cavoli? - viaggiando nello spazio e nel tempo, dalla sfera collettiva a quella più intima. Nel libro c'è un capitolo dedicato all'Italia, alla Sicilia e ai suoi mercati da tempo meta delle vacanze e luogo del cuore dell'autrice. |
Le farfalle danzano le formiche si ingegnano-Editore: Exorma
-Autore: Lafcadio Hearn A cura di Alessandra Contenti -Trama: Il libro raccoglie alcune tra le più belle prose scritte da Hearn durante la sua vita in Giappone, una terra in cui gli insetti erano apprezzati come nell’antica Grecia. Farfalle, zanzare e formiche diventano l’occasione per evocare letteratura, poesia e leggende. Sono pagine di una scrittura raffinata ed elegante; storie deliziose e insolite che gettano uno sguardo profondo sul Giappone dell’Ottocento, sulle sue credenze e sulla cultura popolare. Hearn descrive, con spiritosa eleganza e acuto senso di meraviglia, il canto del grillo, il volo spettrale delle libellule, cita l’haiku entomologico del Giappone classico e misterioso e ricorda i racconti buddhisti in cui le anime degli insetti e quelle degli uomini non sono mai lontane. |